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Michele Di Salvo
03 Apr

Grillo e i giornalisti del giorno

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  giornali, giornalismo, grillo, m5s, Beppe Grillo, Casaleggio, libertà

Grillo e i giornalisti del giorno

Oggi Beppe Grillo ha scritto "Non ho rilasciato interviste a La Repubblica di De Benedetti. Possono solo rosicchiarla come topi dalle mie dichiarazioni pubbliche."
Nello stesso giorno il fido Gianroberto Casaleggio parla – in esclusiva – per la terza volta – con il Corriere della Sera, ovvero il quotidiano storico della finanza – quella dei poteri forti e delle banche, per intenderci...
Non è una questione di "antagonismo tra quotidiani" la mia, ma una riflessione sulla tollerabilità del paragone dei giornalisti a topi che rosicchiano...
In chiave ironica avevo replicato su twitter "giornalisti paragonati a topi... fantastico, significa che come i topi devono cercare le tue dichiarazioni tra la spazzatura?" e però c'è poco da ridere, e anche da sorridere.

Ormai il social-game del giornalista del giorno passa quasi sotto silenzio, non fa più notizia, qualsiasi sia il nome in ballo... anche per le persone comuni la lettura generale è "vabbè, ha scritto qualcosa di sgradito, Beppe ha stigmatizzato, e finisce lì..."
Però il non detto è che "Beppe" sa benissimo cosa genera mettendo alla berlina le persone sul suo blog. E anche più sa bene cosa accade se comincia a retwittare coloro che "insultano meglio", in una speciale gara in cui lui non è responsabile di nulla, anzi "da voce e spazio a chi non ne ha", e i "cattivoni" semmai sono "gli altri"... e come sempre non serve nemmeno prendere le distanze.

Ma chi sono questi "topi che rosicchiano" e che sono finiti nel tritacarne dell'insulto del web?
Forse è il caso di ricordarlo, da lettori...
Corrado Augias, Maria Novella Oppo, Francesco Alberoni, Philippe Daverio, Daniele Manca, Sebastiano Messina, Francesco Merlo, Corradino Mineo, Toni Jop, Quit, Pierluigi Battista, Roberto Galullo, Massimo Gramellini, Ishmael, Marino Smiderle, Michele Serra, Vittorio Zucconi, o chi giornalista non è, come Nando Pagnoncelli o De Benedetti (?!) (io non mi ci metto nemmeno...)

Possiamo non essere stati d'accordo con loro, possono non piacerci qualche volta, e altrettante volte possono non aver scritto "il migliore articolo" della storia, ma a leggere questa lista, tutta assieme, fa un po' impressione. Sono persone che scrivono da venti, trenta,m quarant'anni.
Che hanno attraversato e raccontato quotidianamente la storia di questi decenni difficili, complessi e travagliati. Sono tra le firme più prestigiose dei maggiori quotidiani.
Nessuno – seppure nella critica profonda della lotta politica di questo paese – si è mai sognato di mettere uno solo di loro in nessuna lista nera. E quando Berlusconi fece il suo famoso e famigerato "editto" si è sollevato il paese...
Mi chiedo dove sia oggi quel paese, a vedere che queste persone (ripeto, si può non essere d'accordo, ma non se ne può non apprezzare il lavoro quotidiano) vengono messe all'indice con tanto di implicito invito all'insulto collettivo pubblico.

Quante volte non siamo stati d'accordo con Michele Serra, eppure mi chiedo quanti non abbiano riso e sorriso della sua satira, dei suoi articoli... possiamo non essere d'accordo su alcune cose di Augias, ma chi non considera le sue trasmissioni come uno dei pezzi migliori della televisione italiana, e i suoi libri come "importanti che ci siano"... possiamo discutere su molte tesi di Alberoni, ma comunque sia cosa sarebbe la sociologia contemporanea senza tenere in debito conto le sue analisi... e può non piacere ad esempio che ne so, il mondo di vestire, ma, almeno per me, le lezioni d'arte di Daverio in TV sono "un bene necessario collettivo"... e possiamo non concordare sempre con Zucconi, ma quante volte ci riempiamo la bocca si Stati Uniti senza esserci mai stati, mentre lui ce ne racconta la società con acume e competenza? E sono tanti e scusate se non dedico una riga a tutti... ma non credo abbiano – nessuno di loro – bisogno delle mie poche righe e parole...

Ripeto, fa impressione leggerli tutti insieme questi nomi. Cui poi si sommano tanti "candidati in pectore" che "saranno i prossimi della lista"... una lista che più cresce più è la cifra della pochezza di chi la compone, e dimostra solo il suo infimo livello culturale.

Certo, nell'idea per cui Grillo il democratico trasforma un Carlo Sibilia in parlamentare, la nostra mediocrità nazionale per ambizione personale tifa sempre per lui, perché l'eccellenza mette sempre a nudo la nostra pochezza... mi pare ovvio...

Certo, in questa logica direi di scegliere definitivamente di sostituire le trasmissioni di Augias con la "televisione secondo Fico", poi alla satira al posto di Serra mettiamo Tofalo. Agli editoriali di Alberoni sostituirei quelli di Carlo Sibilia. Mettiamo Becchi al posto di Pierluigi Battista. Al posto di Zucconi metterei Casaleggio, mi pare ci stia bene. Le analisi politiche di Sebastiano Messina le mutuerei con quelle di Vito Crimi, a doppia firma con la Lombardi per par condicio. Vincenzo Santangelo potrebbe degnamente sostituire a scelta Gramellini o Mineo – o entrambi visto che ci siamo. Mentre al posto di Galullo al Sole24Ore metterei le note di Nuti sull'economia. Che so, mettiamo infine Marta Grande, quella del curriculum stratosferico (peccato che falso) al posto di Daverio.
Di certo avremo un giornalismo più simile alla nostra mediocrità. Con i nomi finalmente giusti al posto giusto per farci sentire dei grandi intellettuali.

Ma io non so proprio perché preferisco le 30 righe della sagacia di Toni Jop alla Taverna.
Almeno Toni e Maria Novella il congiuntivo lo conoscono.

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M
E' apprezzabile che Grillo eserciti la professione del comico, piuttosto che insultare il giornalismo serio.
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