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Michele Di Salvo
13 Sep

Il web e il complottismo

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  complotto, web, Balle, bufale, fake, internet, informazione, disinformazione, complotti, in evidenza

Il web e il complottismo

L’undici settembre il cittadino-deputato Bernini ha omaggiato l’aula della Camera (e tutti noi tramite i video online) di un suo intervento “a titolo personale” in cui affermava che l’attentato alle torri gemelle sarebbe stato “un complotto interno” o come dice lui un inside-job. Non nuovo a queste tesi, a Ballarò ci aveva reso edotti del celeberrimo piano americano per “impiantare microchip sottocutanei” per controllare i cittadini.

Una delle cose cui ha dato ampio spazio il web è la “teoria generale del complotto”, attraverso le molteplici e sempre fascinanti “teorie” di volta in volta eviscerate. Un ampio spazio che viene rivendicato in un “web finalmente libro” con spazi “finalmente indipendenti” in cui si possono dire che le cose che altrove non si dicono: in sé questa è la prova madre dell’esistenza dei complotti. Se nessuno lo dice e lo dice solo qualche blog remoto, allora è vero che c’è un complotto per non dire questa grandiosa verità.
C’è chi sulle teorie complottiste ci marcia e mangia da sempre, rivendendo se stesso come “uno spazio” nonché paladino della verità. Anche quando parliamo delle cose più improbabili, per quanto poggiate su interessanti suggestioni.
In un mio post precedente di balle in rete ne ho raccolte un bel pò. e sempre in quell’articolo [che contiene un discreto elenco di bufale e complottismi fasulli] suggerivo una lettura di Domenico Pasquariello che si è preso la briga di raccogliere in un unico sito molte delle cose scritte e pubblicate sul tema del complottiamo e dei complotti. Io rimando al suo sito, ceifan.org, di cui vi suggerisco alcuni “mini saggi”, tra cui La psicologia del complottismo e La dissonanza cognitiva ed il complottismo.

Come afferma Pasquariello “Inventare e far diffondere un complotto è molto semplice, dato che molte persone sono disposte a credere anche in cose molto gravi senza fare alcuna verifica: di conseguenza, basta fornire informazioni false o manipolate per creare un complotto di successo, sopratutto se si usano meccanismi psicologici oramai collaudati. Ad esempio, come l'ABC della bufala ci insegna, se si vuole creare un complotto di successo bisogna far leva sui sentimenti, sui pregiudizi, sugli odi, le paure. Oppure, si afferma l'esistenza di una data "verità nascosta" (un fatto) e si svincola sull'esistenza di gruppi di potere (i cattivi) che non vogliono che tu sappia che esistono queste cose (cospirazione) ma a questo punto tu ,anche se sei piccolo, sai la verità! In questo modo passa qualsiasi cosa, ed il fatto non viene più verificato correttamente, la maggioranza delle persone non chiederà neanche le prove, figuriamoci controllarle. La cosa interessante è che funziona con qualunque affermazione! Spesso in un complotto non è necessario neanche creare prove false o manipolate, cioè non occorre più far finta di provare ciò che si afferma: basta l'esistenza del complotto, che vale anche come jolly. Non ci sono prove dell'affermazione? Le ha nascoste il complotto. Ci sono delle prove che smentiscono l'affermazione? Le ha create il complotto. E così via: il complotto si auto-dimostra e dimostra qualunque affermazione. Il problema è che queste bufale non sono innocue e, al di là degli aspetti secondari, il complottismo trascina le persone in un mondo distante dalla realtà, con degli effetti preoccupanti sulla salute mentale di chi davvero crede nelle falsità del complotto.”


Ma il complottismo è anche un eccezionale strumento aggregante dal punto di vista politico.
Ron Paul – eterno candidato alle primarie repubblicane – ne fa un mestiere che gli frutta contributi elettorali per oltre 20milioni di dollari ogni 4 anni (oltre al resto) dando sfogo e voce e appoggiando qualsiasi teoria complottista made-in-usa (c’è anche chi combatte il complotto per la diffusione delle siringhe usa e getta, voluto dalle compagnie farmaceutiche per diffondere i virus!).
Che siano verità oppure vere e proprie balle, i complottismi hanno sempre un’unica replica a chi li confuta, soprattutto quando diventano veri e propri settarismi, e quindi richiamando altri complottismi: la macchina del fango, le grandi lobby, le massonerie, le “nazioni plutocratiche”, i poteri forti, gli interessi finanziari, le grandi banche, quando non si finisce sul filone neo-razzista legato al piano sionista della conquista mondiale, alla minaccia della razza bianca da parte dell’asse nera per la conquista del potere, e chi più ne inventa meglio è.

Cos’hanno in comune i vari complottismi? Oltre alla capacità coesiva ed alla risposta complottista? Semplicemente il dare risposta all’istinto più semplice di una collettività: “dare la colpa” a qualcuno dei propri mali e delle cose che non vanno.
La colpa della crisi alla globalizzazione, la colpa del fallimento di alcune industrie alla Cina, sono la componente semplice di idee complesse come “gli immigrati che ci tolgono il lavoro”, o ancora più complesse come “l’euro dei banchieri ci riduce in miseria”, o come straordinari gruppi del nuovo ordine mondiale… il punto nevralgico è che come si vede più il concetto si allarga più il nemico colpevole di tutto è indefinito, senza nome per questo potente e grande e duro da sconfiggere.
La prova della sua esistenza è proprio la sua immaterialità e indefinibilità, come negarlo!

Certo, non tutto quello che ci viene detto è vero, non tutte le “versioni ufficiali” corrispondono al vero, e ci sono certamente fatti oscuri ed eventi da approfondire. Negarlo è stupidità, più che follia.
Ma la teoria generale del complottismo a tutti i costi ha un vizio concreto su cui dovremmo riflettere, al di là del suo utile fascino aggregante e semplificatorio: non risolve i problemi concreti dela vita di ogni giorno, non crea prospettive per il futuro, e ci fodera gli occhi dal prendere atto della realtà e delle nostre responsabilità.

Per chiudere in leggerezza vi propongo un post del primo settembre da "il nuovo mondo di Galatea" qualcosa su cui riflettere con leggerezza…

Il gruppo Bilderberg, Occam e la logica del cretino

Ci sono quelli che avendo sentito ieri sera a In Onda il due blogger grillini che deliravano sul gruppo Bilderberg stamattina sono tutti fautori di teorie complottistiche estreme, perché è ovvio che se loro a cinquant’anni non hanno ancora trovato lavoro come megadirigenti nelle banche mondiali anche se hanno solo la terza media presa per grazia divina è perché i massoni del Bilderberg hanno fatto di tutto per stroncare la loro promettente carriera.

Poi ci sono i vegani che si interrogano sulle adozioni a distanza in Africa, perché loro vogliono bene ai bambini africani che muoiono di fame, ma se fanno l’adozione a distanza c’è il rischio che per salvarli dalla morte di fame i volontari diano da mangiare ai piccoli carne, o latte o uova, e quindi è moralmente ed eticamente meglio lasciar morire i bambini africani di fame, perché almeno sarà una morte di fame veganamente corretta.

Poi ci sono quelli che sanno esattamente chi sta usando le armi chimiche in Siria, e anche in tutte le altre parti del mondo, e saprebbero anche come risolvere tutte le crisi politiche ed economiche in corso, ma per qualche oscuro motivo non fanno i diplomatici all’Onu, ma i tassisti ad Abbiategrasso o i professori precari a Orgonzolo. E deve essere sempre per quella faccenda del Bilderberg, eh.

E a nessuno di tutti costoro viene mai il dubbio che se stanno a parlare su Facebook e Twitter di questi massimi sistemi e tutti li trattano come matti non è necessario ipotizzare un complotto mondiale, ma, per il rasoio di Occam, è più economico e logico pensare che vengono trattati così perché sono, semplicemente, dei poveri cretini invasati.

Ma se glielo fai notare, ti rispondono che Occam era notoriamente un massone affiliato al club Bilderberg, e tutto torna quindi, oh yeah.

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A
Vero quello che hai detto, comunque i complotti esistono e per smentirli i loro fautori direbbero proprio quello che tu hai detto in buona fede, quindi...
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Z
Tutto vero.<br /> Una volta uno mi ha detto che in europa c'è un complotto che consente ai Merovingi di governare ancora
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A
Internet è diventato il regno della paranoia, dove ormai, ovviamente non dappertutto, è difficille anche cercare di portare un briciolo di razionalità. Piccolo esempio, di fronte ad un mio appunto su youtube in risposta a presunte condizioni meteo eccezionali (si parlava di trombe d'aria. Avevo fatto presente che l'Italia non è affatto un paese tranqullo e che, storicamente il tornado più violento d'europa si è abbattuto a Venezia l'11/9/1970) qual'è stata la risposta?:HAARP! che diamine!Il fantomatico progetto di manipolazione del clima........Quindi Complimenti a De Salvo per questo articolo, un piccolo sasso di raziocinio in un universo davvero inquietante !
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