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Michele Di Salvo
12 Jul

Grillo al Quirinale

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio, quirinale, m5s, Marco Travaglio, comunicazione politica, comunicazione tossica

Grillo al Quirinale

A che serviva dunque questo attesissimo incontro di oggi al Quirinale?
Nella sostanza a niente, se non ad esporre a Napolitano, di persona, il Grillopensiero, come se non lo conoscesse già, se non altro perché quotidianamente ribadito dall'organo portavoce del Movimento 5 Stelle, il Fatto Quotidiano. Che infatti non perde occasione di dare massima copertura all'evento. Diretta streaming della conferenza stampa di Grillo e sintesi twitt dei "concetti fondamentali" - prontamente rilanciati dai fedelissimi in rete.
A che serviva dunque questo incontro?
Una svolta nella linea politica ed una maggiore collaborazione parlamentare per migliorare i provvedimenti utili al paese e a dare soluzioni per i problemi veri del paese?
A chiedere a Napolitano di favorire una serie di misure e proposte concrete e fattive presentate dal Movimento 5 Stelle e semmai ostracizzate - non si comprenderebbe poi perché - nelle aule parlamentari?
No. Semplicemente lo scopo, unico e chiaro, e' una mediatica quanto messianica conferenza stampa. Necessaria a sedare gli animi dei suoi e più che altro per ribadire il ruolo del tandem Grillo-Casaleggio: il primo leader incontrastato, il secondo guru mediatico.
Una sorta di discorso ai parlamentari delle "aule sordide" che avrebbe potuto trasformare in bivacco per i suoi manipoli, quello di Grillo, che rivendica testualmente "io stempero gli animi, ma fino a che punto ci riuscirò?"
E' questo il fine principale e di maggiore rilievo di quello che e' avvenuto: ribadire - qualora ve ne fosse bisogno - che lui e solo lui e' il capo indiscusso, suoi i meriti e sue le colpe (se mai qualcuno volesse imputarne qualcuna, a rischio di certa espulsione).
Solo formale, e legata a ragioni di protocollo istituzionale, la presenza dei capigruppo, voluta dal Quirinale, che infatti, un po' timidamente, si affacciano in conferenza stampa solo per ribadire i concetti del leader maximo, in un improbabile esercizio di imitazione anche dei toni e del lessico.
Anche se non in parlamento, e giocando a sminuire il proprio ruolo di semplice garante (non si sa bene di cosa visto che il movimento cinque stelle ha un solo presidente, lui, ed e' un'associazione di tre persone) Grillo afferma, dal pulpito del Quirinale che il anche il ruolo lui se lo da da solo, tanto comanda lui, e conta lui e lui solo, al punto da "far essere presente" anche Casaleggio, anche se questi, formalmente, un ruolo non ce l'ha. Quasi a ribadire che per lui anche le regole si piegano alle sue eccezioni.
Non manca l'attacco alla solita stampa, rea di aver prima snobbato il movimento (anche se ne da ampia copertura dal primo VDay, una delle poche manifestazioni di partito - che allora non c'era nemmeno - trasmesse in diretta nazionale) e poi di aver "costruito fatti inesistenti", anche se Grillo in primis non ha mai ne' replicato, ne' smentito, ne' accettato un confronto o un'intervista (che non fosse di Travaglio) ne' ha mai querelato.
In un'ora di streaming e di messaggi su twitter comunque, in frasi da 140 caratteri, le parole d'ordine della "campagna d'estate" sono state ribadite, precisate e rilanciate a dovere, in un'operazione coordinata e precisa, commenti inclusi dei maggiori opinionisti a 5 stelle.
Se qualcuno avesse ancora dubbi sull'apertura della campagna elettorale per le europee, oggi e' stata ufficializzata in pompa magna. Slogan inclusi. Finanche nei toni che ascolteremo nei prossimi mesi.
Un richiamo alle armi inquietante, giocato ancora una volta sulle parole d'ordine più semplici che toccano la pancia delle persone. Tutti concetti validi, per carità, peccato pero' che non siano accompagnati da alcuna proposta concreta, alcuna iniziativa collaborativa per costruire, bensì pochi e semplici concetti per attirare pubblico e voti.
Se il paragone nei toni e nel lessico a qualcuno dovesse sembrare ardito, basta andarsi a rileggere gli incipit e gli slogan dei movimenti antieuropeisti greci, spagnoli, ciprioti, con cui, come abbiamo accennato, Grillo mira a stringere un'alleanza per un gruppo unico al parlamento europeo.
Populisti di tutt'Europa unitevi.

Grillo al Quirinale

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