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Michele Di Salvo
21 Mar

Twitter e l'arte della felicità

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  twitter, socialnetwork, sentiment, analisi, VoB, Italia, felicità, Società, web

Twitter e l'arte della felicità

Voices from the Blogs ha analizzato oltre 90milioni di Tweet raccolti giornalmente sulle 110 provincie italiane (con una media di 130.000 post al giorno) allo scopo di sondare la felicità e il suo contrario, cercando di identificare quali sono le cause che rendono gli italiani più o meno felici.

Voices from the Blogs, progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, è un osservatorio permanente di quello che si dice e si discute in rete, attraverso l’utilizzo di avanzate metodologie statistiche e tecniche informatiche che rendono possibile condurre analisi al fine di un controllo costante, pressoché immediato, dei temi della rete.

L’indice – per provincia - di Twitter-felicità iHappy è costruito come segue: numero di post felici / numero di post felici & infelici * 100 %

Ciò che rende unico l’indice iHappy è di essere basato interamente sulle reazioni istantanee dei singoli individui agli avvenimenti che accadono nella vita di ciascuno e che possono incidere positivamente o meno sul proprio livello di felicità. Questi avvenimenti possono essere i più disparati: la nascita di un figlio, il litigio con la fidanzata, un compleanno da festeggiare, una bella giornata di sole, la vittoria della propria squadra del cuore, un furto subito, una passeggiata nel centro città.

Quasi tutte le grandi città fanno invece registrare valori di felicità ridotti. Nei bassifondi della classifica troviamo Torino (91° posto), Milano (93°) e Napoli (96°). Insomma, sembrerebbe proprio che vivere nelle metropoli, in un periodo di crisi perdurante, non sia una buona medicina per il sorriso, tra stress da (iper)lavoro (quando c’è), traffico, prezzi più alti e smog.
Se però in tutto il sud Italia l'indice di felicità migliora rispetto all'anno scorso, solo in Campania (58%) peggiora, trainata in basso da Napoli (51%) dove i cittadini di twitter sono stressati da traffico, ztl, parcheggi, smog, strade dissestate più che altrove. In questo l'analisi vale più di un sondaggio.

Ma cosa rende gli italiani felici (o tristi)? Innanzitutto gli italiani sono “meteopatici”. Se lo scorso inverno (50,2%), durante i freddi mesi di gennaio e febbraio, il Paese è stato mediamente triste, a marzo 2013, con l’arrivo della primavera, la felicità balza verso l’alto (67,4%). Se consideriamo i giorni della settimana, di lunedì si è più tristi (59,2%), mentre i giorni di coppa (il martedì e mercoledì), così come il sabato, sono giorni felici. La felicità migliora poi sensibilmente nei giorni di festa (+1,8%), ma solo quando la festività non cade nel week-end, altrimenti niente vacanza e il giorno di festa diventa un “ponte sprecato”.

Tra le feste è il Natale a farla da padrone (iHappy +14,3%), ma anche la festa della mamma (+11,1%), come il giorno che precede la busta paga. Al contrario, l’ora legale genera ansia e depressione, e fa crollare la felicità di oltre 5 punti. Anche la latitudineconta. Risalendo la penisola da sud a nord la felicità diminuisce, tranne nelle provincie in cui c’è il mare. Se Milano avesse il mare…la sua felicità crescerebbe di 1,3 punti.

L'intera ricerca, per curiosi e appassionati, è qui.

Twitter e l'arte della felicità
da ilRoma del 21 marzo 2014

da ilRoma del 21 marzo 2014

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