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Michele Di Salvo
22 Jun

Barclays blocca le carte dei terremotati... blocchiamo le carte di Barclays?

Pubblicato da micheledisalvo  - Tags:  Attualità, Barclay, Barclay Card, barclays, carta di credito, Corriere della Sera, credito, Economia, Emilia Romagna, Enrico Bertolino, facebook, terremoto

Barclays blocca le carte dei terremotati «Potreste non essere in grado di pagare» Uno sbaglio nella procedura del blocco di riscossione crediti ha creato disagi. «Errore temporaneo, tutto ripristinato»

Terremotati e penalizzati dai fornitori di carte di credito? Secondo alcuni clienti del gruppo bancario Barclays, sì. Il direttore della Confesercenti di Ferrara, Alessandro Osti, ha raccontato di essersi trovato con la carta di credito della banca britannica bloccata, e di aver ottenuto dal call center dedicato ai clienti una risposta inquietante: «Dopo aver verificato i miei dati l'operatore mi ha fatto notare che vivo in una zona terremotata. Mi ha detto: "Sa, lei avrebbe potuto aver perso la casa o il lavoro e non essere più in grado di pagare gli acquisti che fa. Per questo Barclays ha bloccato le carte di chi abita in queste zone: perchè la gente non accumuli debiti che non è in grado di ripianare"», come riporta l'agenzia Dire. La risposta della banca a Corriere.it, però, è differente rispetto a quella degli operatori del numero verde. Si è trattato di un errore materiale che verrà prontamente risolto. «A seguito del terremoto che ha colpito l'Emilia abbiamo provveduto a bloccare le attività di recupero crediti su tutti i clienti residenti nei comuni colpiti e possessori di carte. Questo per non generare ulteriori difficoltà e preoccupazioni ai clienti già in posizione di sofferenza prima del sisma. L'attività di recupero crediti è stata, inoltre, preventivamente sospesa anche per tutti gli altri clienti dell'area che, pur non essendo attualmente in sofferenza, potrebbero trovarsi in questa situazione a seguito dei recenti eventi», si legge in una nota. Quindi, Barclays sostiene di essere veramente andata incontro ai clienti. Però ammette lo sbaglio: «A fronte di alcune segnalazioni, ci siamo accorti di aver generato un errore di procedura che ha determinato il blocco accidentale e del tutto involontario della carta di alcuni clienti. Tale blocco è stato prontamente rimosso. Ci dispiace molto aver arrecato ulteriore disagio. Faremo il possibile per stare vicini ai nostri clienti in questo difficile momento».

Questa la notizia di ieri, rilanciata dal Corriere della Sera - che io ho letto perchè rilanciata sulla sua pagina Facebook dal mio amico Enrico Bertolino.

E allora mi è venuta un'idea, partendo proprio dalla risposta (ridicola) "è stato un errore di procedura". Bene, nel paese in cui tutti parlano "male" delle banche (spesso per seguire l'onda, spesso per luogo comune, ma troppe volte a buon diritto e ragione), le stesse banche che fanno pagare le commissioni per versare su un proprio conto i soldi delle donazioni per aiutare le popolazioni terremmotate... ...perchè non facciamo tutti i un gesto civile, senza chiamarlo "errore di procedura"? Facciamo una scelta "consapevole". Per un mese, tutti i titolari di carte Barclays si astengano dall'utilizzo. Poi prendiamo l'estratto conto carta del mese precedente, leggiamo l'importo delle commissioni (che abbiamo risparmiato, non dandole a Barclays) e ...versiamole a quelle popolazioni.

Vediamo questa donazione quanto costa a Barclays? Sempre a spese nostre!

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Siamo di Ferrara e abbiamo la carta bloccata da una settimana. Io sono avvocato e se entro domani non si risolve la questione faró partire richiesta di risarcimento danni!
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