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Michele Di Salvo
18 Apr

#occupyPD

Pubblicato da Michele Di Salvo  - Tags:  pd, occupy, partito democratico, Renzi, Bersani, Democrazia, Partecipazione, giovani

#occupyPD


Abbiamo fatto le primarie con slancio e generosità, confrontando idee e dicendo cose anche correndo il rischio di “favorire l’avversario”.
I militanti del partito democratico lo hanno fatto con slancio e generosità, e con lo spirito e la voglia di chi, in paese devastato socialmente e culturalmente ed in piena crisi economica, aveva un’idea diversa utile a tutti, e per il bene di tutti.
Lo hanno fatto nonostante e malgrado una classe dirigente ingessata, nonostante e malgrado regole che non favorivano il ricambio generazionale né spazi di apertura, subendo primarie falsate da regole incomprensibili.
Con questa stessa forza ed energia – sentendosi dire di tutto, e spesso accusare di ogni male del mondo – sono stati i militanti del partito democratico a non consentire derive demagogiche e populiste, e sono stati loro, non certo i dirigenti, a combattere in maniera impari,una guerriglia “sporca” sia per le strade che in rete, per difendere un’idea di confronto e di democrazia fondamentale per la nostra società.
Un’idea che non è presente né nel Movimento 5 Stelle né nel PDL.
Questa idea di democrazia, di confronto, di dialogo, è patrimonio di tutto il paese, ma in pochi, per tatticismo, utilitarismo, opportunismo, l’hanno difesa e portata avanti anche all’interno del proprio partito e del dibattito elettorale.
E questo patrimonio merita rispetto, merita un grazie, e merita dignità.

Oggi, dopo l’inadeguatezza dimostrata da tutta la classe dirigente di questo Partito, in maniera assolutamente bipartisan tra tutte le componenti, quegli uomini e quelle donne che hanno dato corpo, anima, cuore e cervello in questi mesi difficili di confronto elettorale, difendendo anche posizioni impopolari, hanno scelto di riappropriarsi del proprio partito.
lo hanno fatto scendendo di casa, di sera, andandosi ad incontrare di faccia e di persona nelle sedi.
Non hanno scelto occupazioni simboliche di un paio d’ore nel confort delle aule della camera, né di chattare comodamente seduti a casa propria su internet, ma dichiarando ancora una volta che la “democrazia della rete” non sostituirà mai la democrazia reale di persone vere che si sanno guardare negli occhi e che non temono confronti e cercano l’incontro e il dialogo.

Questa è una bella pagina della democrazia e della vitalità e della passione civile di questo paese, che nelle ore sta scuotendo come un brivido la spina dorsale di questo stanco paese, dai giovani democratici di Napoli in assemblea permanente al documento dell’Emilia Romagna all’occupazione della sede di Torino, dove è nato il Partito Democratico.
E a tutte le realtà piccole e grandi di tutte le nostre regioni, che si accendono come luci ad illuminare la notte della nostra democrazia.
Ecco, stasera questa realtà vitale ed essenziale merita un rispetto in più nel silenzio assordante di questo Paese.
Merita, esige, pretende, che nessuno si alzi a metterci il cappello, a inventarsi leader di questa rivolta civile, silenziosa e pacifica.
Merita ed esige che nessuno cavalchi questa onda pulita.
Merita ed esige che il commento sia solo un minuto di silenzio, che di fronte al suo passaggio ci si alzi semplicemente in piedi, dicendo dentro di noi un semplice grazie, e che coloro che hanno un ruolo dirigente in questo partito abbiano il buon gusto di chiedere semplicemente scusa.

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